In una democrazia rappresentativa, i cittadini devono poter votare con coscienza.
In una vera democrazia l'informazione è un diritto dei cittadini, non si può biasimare chi non ha mezzi, tempo, possibilità per potersi formare una coscienza personale in merito a temi che pur lo riguardano intimamente come la politica del suo paese.
In un paese che si definisca civile non dovrebbe essere necessario andare a caccia di notizie, chi si occupa di informazione è pagato per questo. Ringrazio Peter Gomez per come abbia saputo spiegarlo in poche chiarissime parole.
Berlusconi riesce sempre a cavarsela (da
http://italiadallestero.info/)
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Sorprendente come i cittadini e i media accettino in massa le sue bugie
Da corrispondente in Italia mi sento spesso come Keanu Reeves nel film The Matrix, o Jim Carrey nel Truman Show. È una sensazione spaventosa: vivere e lavorare in una democrazia dell’Europa Occidentale che fu tra i fondatori dell’Unione Europea e fa parte di prominenti forum internazionali come il G8, e ciò nonostante sentirsi come i personaggi che lottano in angosciosi film su illusione e realtà.
Ma l’Italia di Silvio Berlusconi ne dà tutto il motivo. Quindici anni dopo l’ingresso di Berlusconi nella politica italiana, il paese si allontana sempre piú dai valori democratici essenziali."
Ps: in un altro post, avevo sottolineato come un qualsiasi contesto distorto (compreso quindi quello dell'informazione) generi potenzialmente, a tutti i livelli, realtà distorte
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assimilare il contesto imposto da altri e farlo proprio porta nei singoli alla schizofrenia, è curioso notare come possa accadere anche in macro sistemi quali la società un processo analogo."