"Il Governo manovra per piazzare uomini di fiducia a capo dei giornali di maggior prestigio [...] Dietro a questo movimento tellurico in elaborazione risuona il solito
nome: Silvio Berlusconi, magnate dei media e primo ministro, il cui
nuovo obiettivo sono le due testate giornalistiche milanesi di maggior
prestigio,
Corriere della Sera, il più importante quotidiano italiano,
e
Il Sole 24 Ore, il principale giornale economico nazionale. [...]
Il nucleo dirigente del gruppo RCS (editore di Unedisa in Spagna) e
proprietario del Corriere, spiega Marzo, ha ritirato la fiducia al
direttore del quotidiano, Paolo Mieli, e sta valutando due sostituti:
il primo, Carlo Rossella, sponsorizzato da Berlusconi e il secondo,
Roberto Napoletano, direttore de Il Messaggero che, come ricorda Marzo,
“divenne famoso durante l’ultima notte elettorale perchè fu pizzicato
da una telecamera mentre concordava al telefono con il portavoce di
Casini (leader dei democratici dell’UDC e genero dell’editore del
quotidiano) il titolo principale che avrebbe piazzato il giorno dopo”.
Rossella è il presidente di Medusa, società di distribuzione
cinematografica di Berlusconi, ed ha ricevuto la benedizione de Il
Giornale, quotidiano della famiglia del magnate che ha ricordato che il
Cavaliere “lo tiene particolarmente a cuore e gli ha già dato
l’incarico di dirigere le sue due più grandi testate, Panorama e TG5 [
il telegiornale di Canale 5]”. [...]
Mentre questo disegno politico prende corpo, i media italiani cercano,
per quanto possibile, di tener testa a questa tempesta. Il presidente
del RCS Piergaetano Marchetti, che ha visto nel 2008 scendere i
profitti del gruppo a 38 milioni di euro rispetto ai 220 milioni del
2007, ha confermato che stanno soffrendo “tagli pubblicitari feroci ed
immediati”.
(fonte: Italia dall'Estero)