Sperare non basta, bisogna sperare credendo profondamente che le cose
possano cambiare. Ci accorgeremo che stiamo iniziando a farle cambiare senza accorgercene,
senza quel passaggio faticoso che blocca, fra il dire e il fare, il
capire e l'agire, il borbottare e il fare qualcosa.
Viene da sè. E dà piacere; e non va più via.
La prima puntata di Annozero (
a breve visibile sul sito) è stata una delle numerose avvisaglie che qualcosa sta cambiando, senza clamori, senza '68, senza B.R., senza violenza.
Un silenzio assordante, come quello della città del libro "Saggio sulla lucidità" di Saramago. Il silenzio della presenza.
Castelli questa sera è stato
il nulla.
Il
Ministro (ex Ministro della Giustizia, ricordiamocelo, ora
sottosegretario alle Infrastrutture) per tutta la durata della trasmissione
ha:
- manifestato dissenso verso pareri ben circostanziati e documentati a suon di sorrisini e battutine, senza apportare alcun concreto contraddittorio;
- portato a sostegno delle sue tesi, che mi ricordi, solo un paio di "dati".
Analizzo un attimo questi dati.
-
Ai dati presentati da Santoro, che mostravano come i salari dei piloti
delle compagnie aeree che funzionano siano molto più alti di quelli
Alitalia, ha risposto che quelli di AirOne sono più bassi. Che mi
risulti infatti AirOne è una compagnia fallimentare che proprio per
salvarsi il culo è entrata, debiti e tutto, nella cordata CAI. Un
ottimo riferimento per trovare spunti per un piano industriale serio,
in effetti.
- Ribattendo all'intervento di un pilota che
riferiva di guadagnare circa 2500€ /mese e che secondo il piano CAI sarebbe
stato in futuro pagato ca. 3€ /ora, ha mostrato un calcolo che si è
fatto lì per lì in trasmissione (nota bene: Castelli è ingegnere):
2500 / 3 = 833 ore mensili lavorate
833/ 4 = più di 200 ore lavorative settimanali
Con ciò cercando di screditare la credibilità del dato fornito dal pilota.
Non
credo serva essere ingegneri per capire che entrata mensile diviso costo ora
non dà il numero delle ore lavorate, se non si specifica se si parla di
netto/ lordo, stipendio medio comprendente maggiorazioni varie o
stipendio base, eventuali bonus e un sacco di altri dati che non erano stati forniti.
Ancora
e ben più grave, considerato oltretutto che si tratta di un ingegnere,
l'errore di dividere lo stipendio attuale per quel ca. 3€/ora che il
pilota prospettava come eventualità futura: quello che avrebbe
ottenuto, anche se i dati fossero stati perfetti, è quanto un pilota dovrebbe lavorare, alle condizioni di CAI, per mantenere lo stesso stipendio,
cioè un monte ore irraggiungibile. Che nella sua posizione di
sostenitore della cordata è esattamente il classico darsi la zappa sui
piedi. Ministro. Ingegnere.
Tornando alle battutine e alle ironie fuori luogo, è stato umiliato pubblicamente
in almeno due casi, perdendo vergognosamente anche sul piano della
comunicazione (che è l'unica, davvero l'unica cosa che resta per
difendersi a questi politici da quattro soldi):
- ha fatto
ironia sulla dipendente Alitalia che si era messa il cappio al collo in
segno di protesta dicendole che era un bel modo di mantenere alta
l'immagine dell'Italia agli occhi del mondo.Risposta: meglio alzare il dito medio all' Inno di Mameli come ha fatto il suo capo Bossi?
-
è stato zittito, sulla sua ennesima esternazione da baretto, dal pilota
in studio, che l'ha ammonito sul fatto che, come gli altri politici che si stanno sciacquando la bocca sul lavoro dei piloti, non avendo esperienza specifica in quel settore non aveva la minima
idea di che cosa stesse dicendo e quindi avrebbe fatto meglio a tacere.
Stiamo
guadagnando terreno ogni giorno di più nell'unica cosa che rimane loro,
la comunicazione. Per il resto, idee, informazione, intelligenza,
lungimiranza, onestà, sono già morti, hanno già perso, non esistono più.
La rivoluzione è adesso, sta già avvenendo. Sono arrivati al ridicolo.
Il Re è nudo.
cé